Non lo so cosa sento. Io, lui... morirei.
Una mancanza tale da togliere il fiato. Allo stesso tempo un disprezzo tale da togliere il fiato.
Lui non mi merita, mi abbandona di continuo, se ne frega di me, dei mei bisogni, della mia persona.
Ieri sera mi sono addormentata piangendo mentre mi scrivevo con lui. Una volta il cuore mi scoppiava nel petto ad ogni 'bip bip' del cellulare, ed era solo gioia, solo sorrisi. Ora ogni 'bip bip' è un battito di pura paura, paura che mi abbandoni.
Per esempio ora mi sta scrivendo e ho i brividi di freddo con un caldo della madonna in stanza, ed è terrore, ho gli occhi lucidi e lo stomaco chiuso, non è più gioia.
C'è una canzone che dice:
<<Perchè aspettarti è un lusso,
mi dispiace non posso, provo troppo dolore.>>
Forse ormai è così, non mi posso più permettere questo lusso.
Che lui mi chiami ancora stellina non ha più senso. Come gliho spiegato "La stellina ha smesso di brillare".
Sarà che è passato san lorenzo e nel mentre non ci siamo sentiti sono cadute tante stelle che magari non mi son accorta che io ero tra loro.
Il problema è che io sento un bisogno nelle vene proprio, ed è un bisogno di sentire lui. Potrei parlare con decine di altri uomini, potrei anche incontrarli, potrei addirittura farmeli. Senza problemi. Ma lui è una fottuta parte del mio cercello che ha bisogno continuo di venire a galla tra un oceano di pensieri.
Però cazzo io ero riuscita ad annegarlo, dopo settimane lo avevo annegato, e quando tornava in superficie lo riannegavo. Ora si è portato un salvagente di merda, e annego io.
Datemi un ago. Devo affondarlo.
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