mercoledì 29 settembre 2010

A volte non sentire niente è molto peggio di sentire dolore.

A volte non essere più un'alcolizzata non mi basta a placcare la voglia di esserlo. 
Non so se parta dallo stomaco per arrivare alla testa o il contrario, ma so che è un bisogno superiore ad ogni cosa. E non è che sia una cosa che mi piace. Infine per smettere di bere ho dovuto autoconvincermi che mi faceva schifo farlo; ma è nell'olfallo, nel sangue. 
C'è ma non si vede e non si sente. E' là. E' un bisogno non c'è niente di più da spiegare. 
Tremano perfino le mani, probabilmente per il nervoso, visto che io la mia bottiglia di scorta non ce l'ho più.
E mi manca, mi manca il primo bicchiere del giorno e l'ultimo della sera, e tutti quelli in mezzo. Mi mancano le canne in solitaria fuori dalla finestra con le gambe a penzoloni nell'aria. Aria, sì, e poi nuotare dentro di me e non sentire niente. 
Niente mi poteva colpire, niente mi poteva sfiorare. 
Una roccia, gelida e morta. Fantastica. 
Vorrei solo sapere che quello che avevo negli occhi un tempo, un giorno tornerà. 

A volte non sentire niente è molto peggio di sentire dolore. 

I miei tagli, i miei digiuni, il mio bere troppo, il mio fumare troppo ed il mio dormire troppo poco. 




Era l'inferno, ma era qualcosa.

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